di: Italoeuropeo-legambiente
Le 10 metropoli a maggior effetto serra
Bangkok, Giacarta, Lagos, Shanghai, Rio de Janeiro, Dacca, Karachi, Il Cairo, Città del Messico, Mumbai: sono queste le “10 megalopoli a effetto serra” che Legambiente ha indicato tra quelle a rischio per i cambiamenti climatici . Le città nel 2008 ospiteranno più della metà della popolazione mondiale e si troveranno a dover affrontare un forte inasprimento di fenomeni come sovraffollamento, povertà e degrado ambientale. E alcune di queste dovranno fare i conti anche con un crescente rischio legato alle ripercussioni del surriscaldamento del pianeta, come grandi inondazioni, scarsità idrica e desertificazione, cicloni e tempeste.
“Le comunità più esposte sono proprio quelle più povere, dove gli standard delle infrastrutture e dei sistemi di prevenzione sono più bassi e quindi l’intensità dell’impatto dei cambiamenti del clima è più rilevante – ha spiegato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente -. I Paesi industrializzati, che sono i principali responsabili delle emissioni climalteranti, non potranno più limitarsi a intervenire con aiuti umanitari a valle dei disastri ambientali, ma dovranno farsi carico molto presto degli interventi di prevenzione e infrastrutturazione delle aree più vulnerabili del mondo. Ed è proprio la creazione di un fondo per l’adattamento, creato con i soldi dei Paesi più ricchi, a essere in discussione ai negoziati sul clima in corso a Bali”.
Il IV rapporto dell’Ipcc stima che nella migliore delle ipotesi entro il 2100 la temperatura media mondiale salirà tra 1,1 e 2,9°C, nella peggiore fino a 6,4°C. Nello stesso lasso di tempo il livello dei mari dovrebbe crescere tra i 9 e gli 88 centimetri. Oltre il 75% delle persone a rischio per l'innalzamento del mare vive in Asia, lungo le coste, ma anche in prossimità dei grandi fiumi: i più esposti sono i cinesi, seguiti da indiani e bengalesi. Bangkok, con i sui 9,5 milioni di abitanti, è una delle città a più alto rischio di inondazione perché gran parte del suo territorio è posto tra 1 e 1,5 metri sul livello del mare e l'innalzamento delle acque è di 25 millimetri all'anno, a cui va aggiunto lo sprofondamento dovuto all'uso intensivo delle risorse idriche del sottosuolo. Lo stesso discorso vale per Mumbai in India, Lagos in Nigeria, Giacarta in Indonesia e Shanghai in Cina che è posta nella pianura alluvionale dello Yangtze e Rio in Brasile…(continua)
http://www.ecplanet.com/canale/ecologia-6/inquinamento-50/1/0/37065/it/ecplanet.rxdf
Le 10 metropoli a maggior effetto serra
Bangkok, Giacarta, Lagos, Shanghai, Rio de Janeiro, Dacca, Karachi, Il Cairo, Città del Messico, Mumbai: sono queste le “10 megalopoli a effetto serra” che Legambiente ha indicato tra quelle a rischio per i cambiamenti climatici . Le città nel 2008 ospiteranno più della metà della popolazione mondiale e si troveranno a dover affrontare un forte inasprimento di fenomeni come sovraffollamento, povertà e degrado ambientale. E alcune di queste dovranno fare i conti anche con un crescente rischio legato alle ripercussioni del surriscaldamento del pianeta, come grandi inondazioni, scarsità idrica e desertificazione, cicloni e tempeste.
“Le comunità più esposte sono proprio quelle più povere, dove gli standard delle infrastrutture e dei sistemi di prevenzione sono più bassi e quindi l’intensità dell’impatto dei cambiamenti del clima è più rilevante – ha spiegato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente -. I Paesi industrializzati, che sono i principali responsabili delle emissioni climalteranti, non potranno più limitarsi a intervenire con aiuti umanitari a valle dei disastri ambientali, ma dovranno farsi carico molto presto degli interventi di prevenzione e infrastrutturazione delle aree più vulnerabili del mondo. Ed è proprio la creazione di un fondo per l’adattamento, creato con i soldi dei Paesi più ricchi, a essere in discussione ai negoziati sul clima in corso a Bali”.
Il IV rapporto dell’Ipcc stima che nella migliore delle ipotesi entro il 2100 la temperatura media mondiale salirà tra 1,1 e 2,9°C, nella peggiore fino a 6,4°C. Nello stesso lasso di tempo il livello dei mari dovrebbe crescere tra i 9 e gli 88 centimetri. Oltre il 75% delle persone a rischio per l'innalzamento del mare vive in Asia, lungo le coste, ma anche in prossimità dei grandi fiumi: i più esposti sono i cinesi, seguiti da indiani e bengalesi. Bangkok, con i sui 9,5 milioni di abitanti, è una delle città a più alto rischio di inondazione perché gran parte del suo territorio è posto tra 1 e 1,5 metri sul livello del mare e l'innalzamento delle acque è di 25 millimetri all'anno, a cui va aggiunto lo sprofondamento dovuto all'uso intensivo delle risorse idriche del sottosuolo. Lo stesso discorso vale per Mumbai in India, Lagos in Nigeria, Giacarta in Indonesia e Shanghai in Cina che è posta nella pianura alluvionale dello Yangtze e Rio in Brasile…(continua)
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